1 BOTTIGLIA DA 75cl. 

Una grande cuvée costruita attorno al territorio di Ay.


L’ELABORAZIONE assemblaggio Circa 65% di Pinot Nero e 35% di Chardonnay. Il Pinot Nero proviene dal nostro vigneto “Le Léon” ad Ay, lo Chardonnay dal Mesnil-sur-Oger e Oger. vinificazione Parte dei vini è vinificata in legno e non subisce la fermentazione malolattica per preservare tutta la freschezza del vino e permettergli di acquisire una maggiore complessità. Ampia e acidula al tempo stesso, questa cuvée si presta a meraviglia ad un dosaggio basso, “extra-brut”, con solo 4,25 g/l, ossia un terzo del dosaggio “brut” classico della Champagne. invecchiamento Un tempo di invecchiamento sui lieviti dai otto anni magnifica questa cuvée pur permettendole di conservare la sua freschezza originale.


LA DEGUSTAZIONE alla vista Un abito di colore rosa dai riflessi ramati. Bollicine fini e vivaci. al naso Un primo naso espressivo e aperto, in cui si intrecciano note golose di pane caldo e miele. in bocca Una bella ricchezza che si esprime attraverso accenti di miele, mirabelle caramellate e vaniglia leggera. Il finale è acidulo, tipico del millesimo.

A TAVOLA accordi Il carattere particolarmente secco di questa cuvée dosata “extra-brut” crea un bell’abbinamento con i frutti di mare, il pesce bollito o alla griglia. Associandolo a volatili come il cappone, si ottiene un interessante contrasto secco-grasso, e un altro ancora più audace lo si raggiunge con il caviale o con piatti molto piccanti, come un tandoori indiano. Vanno tuttavia evitati gli accordi agrodolci e zuccherini. La Cuvée 1522 ha una bella ampiezza, il che ne fa un ottimo Champagne da tavola. Servire fresco ma non troppo freddo, a circa 8-9 °C all’aperitivo, e 10-12 °C a tavola. conservazione Dopo un invecchiamento ottimale in cantina, la Cuvée 1522 potrà essere conservata per almeno dieci anni al fresco e nell’oscurità, acquistando così una maggiore rotondità e complessità.


Una confidenza

Il nome della Cuvée 1522 rende omaggio all’annoin cui la famiglia Philipponnat mise le radici nel villaggio di Ay, nel cuore della Champagne. Sfogliando gli archivi della Maison, si ritrovano le tracce degli antenati della famiglia, il cui capostipite, Apvril le Philipponnat, era proprietario di vigneti nella località del “Léon”, tra Ay e Dizy, sin dal remoto 1522.